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lunedì 26 maggio 2008

Oggi in Comune incontro con la città per contrada Tufarelle ed il Parco dell'Ofanto.

Copio e incollo il comunicato che il Dott. Di fazio ha pubblicato su Canosaw3b, nella speranza che l'esito di questa riunione non vada contro gli interessi dei cittadini di Canosa, vi prego di leggere con attenzione.

Questa sera , presso la sala consiliare , l’Amministrazione Comunale ha previsto un incontro con la Città per rilevare indicazioni inerenti le proposte di riperimetrazione del Parco Fluviale dell’Ofanto che il Comune di Canosa dovrebbe formalizzare entro il 31 maggio affinchè il 12 giugno 2008 , presso l’Assessorato Regionale all’Ecologia, possa tenersi una conferenza di servizio avente come oggetto la riperimetrazione del Parco.

L’incontro di questa sera, così come la conferenza di servizio del 12 giugno non devono essere sottovalutate da chi in questi giorni , si sta occupando delle scelte ambientali del nostro territorio, da chi in questi giorni parla del progetto di insediamento di un termovalorizzatore a biomasse in contrada Tufarelle.

L’attenzione richiesta , nasce dal fatto che esiste uno stretto legame tra le ipotesi di riperimetrazione del Parco Fluviale che la Amministrazione del Sindaco Ventola perorerà e il futuro ambientale del nostro territorio e, in particolare, il futuro di contrada Tufarelle.

Al momento non è noto cosa il Sindaco proporrà.

Quando è stato chiamato ad esprimersi in tal senso , ha sempre dichiarato che la riperimetrazione nasce dalla esigenza di tutela degli agricoltori che hanno interessi imprenditoriali nei territori del Parco, dando seguito ad una teoria che vedrebbe il Parco come entità vincolante la libera imprenditoria agricola.

In realtà, il settore Parchi, dell’Assessorato Regionale alla Ecologia , ha sempre ufficialmente dichiarato, attraverso l’interpretazione della norma che istituisce il Parco , la non sussistenza di questi limiti imprenditoriali (vedasi pubblicazione delle norme esplicative su Canosaweb ). Eppure nella nostra Città si continua a evocare lo spettro del parco come strumento di sensibilizzazione per indurre gli agricoltori ad assumere posizioni marcatamente oppositorie rispetto alla istituzione del Parco , definendo uno scenario in cui il mondo agricolo che protesta agevola concretamente altri interessi imprenditoriali che gravitano intorno al mondo vasto del trattamento dei rifiuti .

Perché è giusto che si sappia che qualora il Comune di Canosa dovesse proporre ( per esempio, fantasticando… ma non troppo ) una perimetrazione del Parco Fluviale, che scorpori dal Parco il Locone e le aree adiacenti ad esso , si disegnerebbe uno scenario del territorio in cui sarà possibile consentire tre “semplici cose”

1. Un significativo ampliamento delle discariche già esistenti attraverso la estromissione del parco della cave tufacee in via di imminente esaurimento (e queste sono veramente grandi)

2. La costruzione del termovalorizzatore a biomasse grazie alla estromissione dal perimetro del parco della particella catastale in cui dovrebbe sorgere

3. La realizzazione del parco eolico sul cui iter progettuale bisognerebbe soffermarsi con attenzione

E’ giusto anche sapere che si giungerebbe alla realizzazione delle tre “semplici cose”, anche se passasse il generico e “pericoloso” deliberato di riperimetrazione che proponga di circoscrivere l’area del parco al solo demanio pubblico. Ora tutto è nelle mani della Amministrazione Comunale, con la speranza che le decisioni prese per tutelare il “mondo agricolo” non diventino a breve un pericoloso boomerang per gli stessi agricoltori.

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